Esame delle urine:
Albuminuria (tracce) – Fosfaturia (tracce).
Diagnosi: Sospetto di infiltrazione tubercolare iniziale all’apice sinistro.
Dopo questi esiti la preoccupazione di Luigi aumentò. Uscendo dallo "studio" del medico che aveva esaminato il suo referto chiese se c'era pericolo di andare incontro ad un aneursima di Rasmussen. Il dottore se la rise tranquillizzando il paziente ed evidenziando come la trincea non sia il luogo migliore per il riposo. Tuttavia era già tardi e bisognava partire. Luigi dopo aver salutato sua moglie Zoraide e sua madre salì su quel treno.
Qui siamo nel settembre 1914 (Gadda dice: "I giardini trascoloravano, profondi già d’ombre, con languidi fiori.") e sono passati ormai 110 anni dall'invenzione della prima locomotiva a vapore efficiente. L'inventore fu Trevithick ma ovviamente ci fu un grande sviluppo di questo nuovo mezzo di trasporto sfruttando questo nuovo tipo di energia.
Il vero salto di qualità furono le invenzioni di George Stephenson e suo figlio Robert Stephenson, con la loro locomotiva Rocket che si differenziava dalle altre per la disposizione del motore, a 45° rispetto all'orizzontale, in modo da avere più spinta a parità di energia spesa.
Ecco a voi il brevetto ufficiale della prima locomotiva a vapore della storia:
E di seguito il brevetto della locomotiva di Vauclain costruita nei primi del '900 partendo dal modello di George Stephenson. Infatti utilizza anche lui la motrice inclinata ma soprattutto sfrutta un sistema di comando già utilizzato da Stephenson, per azionare i tre cilindri centrali in sintonia con i due cilindri esterni posteriori:
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