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domenica 2 giugno 2013

DRIN DRIN

Nella lezione del 31/05 il professor Marchis ci ha mostrato un video di un esploso di un telefono (approfondimento nel blog Il telefono di Giuseppe Pullara)  che si "implode" pezzo per pezzo. Il video è stato molto interessante e all'inizio della ricomposizione del telefono, sulla base è stato fissato un pezzo come questo:
Questo è il campanello elettrico. Fu inventato da Joseph Henry nel 1831. Il funzionamento si basa sul principio di induzione. Infatti la corrente elettrica attraversa la bobina avvolta ad un pezzo ferroso, magnetizzando quest'ultimo. Ciò provoca un attrazione con un secondo pezzo al quale è collegato un puntale che, muovendosi per l'attrazione elettromagnetica appena descritta, andrà ad urtare continuamente le due calotte poste all'estremità, provocando il suono. Se vogliamo il classico suono (quello della campanella della scuola, per intenderci), è necessario che nel dispositivo scorra una corrente alternata che provochi con una certa frequenza il suono. In corrente continua verrà prodotto un solo suono, dovuto alla prima magnetizzazione del campanello, poichè non c'è inversione della corrente e quindi inversione della polarità dei due pezzi ferrosi.

 In un campanello qualsiasi il suono durerà fin quando non si tiene premuto il pulsante. Infatti con questa azione, si chiude il circuito e quindi circola corrente. Nel telefono, (per fortuna), non bisogna premere alcun pulsante per avvisarci della chiamata ma c'è un ricevitore che all'arrivo della chiamata, codificata in bit, sa che deve far circolare corrente nel circuito, producendo quindi il suono.

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